Cos’è FileMaker: la storia
Gli albori
La storia di FileMaker inizia nei primi anni ’80 a Concord, nel Massachusetts. È qui che la Nashoba Systems sviluppa la prima versione del software, negli anni a cavallo tra 1982 e 1985. Il programma originale era pensato per essere usato a riga di comando per DOS. Con l’uscita del primo Macintosh, viene sviluppata la prima versione che combina il motore di gestione con un’interfaccia grafica, una soluzione che rende il programma estremamente facile da usare. Questa versione fu presentata sul mercato Macintosh con il nome che conosciamo oggi.
Viaggio per Microsoft, andata e ritorno
Dal 1985 il prodotto è distribuito dall’azienda ForeThought, nota soprattutto per essere la creatrice del programma Presenter, meglio conosciuto come Power Point. La ForeThought viene rilevata dalla Microsoft, interessata ad inserire nuovi programmi nel pacchetto Microsoft Office. FileMaker non incontra però il favore dell’azienda di Redmond, che aveva già un suo database, Microsoft File. FileMaker viene quindi ceduto nuovamente all’azienda creatrice, che nel 1988 presenta la versione 4 del software.
Claris e FileMaker Pro: le relazioni
Nello stesso anno in casa Apple nasce Claris, una società sussidiaria dedicata allo sviluppo di software. Claris acquisisce FileMaker, lo ribattezza FileMaker II, e si mette al lavoro per creare la prima versione Pro, la 1.0. Poco dopo nasce la prima versione del programma compatibile con la piattaforma Windows: FileMaker Pro 2.0. Solo nella versione successiva, rilasciata nel 1995, vengono introdotte le relazioni: una vera rivoluzione.
1999: nasce FileMaker, Inc.
Nel 1999 FileMaker è il prodotto più venduto della Claris Corporation, tanto che nello stesso anno la società cambia nome e diventa FileMaker, Inc. Dopo quasi 30 anni di presenza sul mercato, FileMaker è il primo database per vendite al di fuori di una suite su tutte le piattaforme e vanta utenti di tutte le dimensioni e settori, da società come Adobe System ad agenzie governative come la NASA, oltre a una capillare diffusione nel mondo accademico statunitense e non solo.
E poi si torna a Claris
Nel 2019 la FileMaker si trova davanti ad un bivio. Da un lato la piattaforma cresce e si evolve, ma dall’altro si trova regolarmente a sbattere contro lo stesso preconcetto di piattaforma “vecchia”, ampiamente sottovalutata dagli sviluppatori di linguaggi più quotati.
Il nome FileMaker è ormai associato alla sua “storia” in accezione negativa e serve un colpo di spugna.
Dominique Goupil, storico CEO della FileMaker, lascia il passo a Brad Freitag e la convention annuale ad Orlando è l’occasione per un drastico cambiamento.
L’acquisizione della startup italiana di sviluppo rapido Stamplay è l’occasione per rinnovare ed innovare il brand.
La piattaforma leader della nuovissima categoria “Workplace innovation Platform” abbandona così il suo storico nome “FileMaker” per tornare al suo passato. Qui trovi un articolo sul cambiamento storico che la FileMaker sta affrontando!
Rinasce Claris International Inc e lancia sul mercato Claris connect, di cui parleremo a breve.